Il thriller politico di Andò:Le confessioni
Il film
di Andò racconta di un vertice G8, con a capo il direttore del Fondo Monetario
Internazionale. Lo stesso, dopo essersi confessato al monaco Salus, anche lui
invitato al meeting, viene trovato morto. Forse era depositario
di troppi segreti? Accanto ai ministri, vengono invitati, oltre al già
citato monaco, altri due ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini
(Nielsen) ed una rock star (Johan Heldenbergh).Ed è proprio il monaco, interpretato da un grandissimo Servillo, che
rappresenta il fulcro su cui poggia tutto il film, quasi un deus ex machina che orchestra le
decisioni dei poteri forti, orientandoli verso una direzione di
speranza.Le confessioni vuole essere un
thriller metafisico, che fa riflettere sul rapporto tra potere ed
etica, sul ruolo cinico di banche e banchieri, sulle coscienze che non
guardano in faccia a nessuno. Un’ opera attuale più che mai oggi, se vediamo
come i governanti cercano ancora una soluzione per uscire dalla crisi economica.Interessante la colonna sonora che unisce la tradizione classica
con la contemporanea ed il rock di Lou Reed.Molto particolare la scelta della location, un hotel extra – lusso in una
località tedesca, necessaria per trasmettere quel senso di isolamento e di
misticità che il regista ha voluto dare al suo film.Il messaggio che passa alla fine è molto chiaro: il potere economico
è diventato tiranno e surrogato della politica, la quale ha ormai perso il suo
originario potere decisionale.
Gianni
Vittorio
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