The Gift: un thriller psicologico per il regista Joel Edgerton
Di Gianni Vittorio
Presidente Fahrenheit 451
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Un esordio davvero di qualità quello di Joel Edgerton, attore australiano che per la prima volta da regista ha scelto un thriller: The Gift – regali da uno sconosciuto.
Gordo e Simon, vecchi compagni di liceo, si rincontrano dopo molti anni a Chicago. I due si frequentano, Gordo sembra infastidire la coppia formata dal suo amico e dalla bella moglie. Con i suoi continui regali sembra iniziare una persecuzione. Ma Simon, geloso e uomo d’affari rampante, dietro la sua sicurezza nasconde un segreto, che riguarda il suo passato (Gordo fu vittima di bullismo).
Un film ben costruito, fluido nella narrazione, con una idea alla base molto solida, quella delle verità nascoste. Il neo regista parte da una situazione normale, inserisce i personaggi in un ambiente chiuso(come in Rosemary’s baby, omaggiato nella scena dei medicinali), cambia le prospettive e i sentimenti che lo spettatore prova per i protagonisti. Ottima prova di Joel Edgerton , attore del suo stesso film, capace di essere insieme pauroso, dolce ed ambiguo, in altri termini uno stalker con un’anima.
Da sottolineare il finale beffardo, che lascia a tutti un interrogativo senza risposta.
Una curiosità. Sul web gira un finale alternativo, che chiarisce i dubbi lasciati nella versione con il finale aperto.
Gordo e Simon, vecchi compagni di liceo, si rincontrano dopo molti anni a Chicago. I due si frequentano, Gordo sembra infastidire la coppia formata dal suo amico e dalla bella moglie. Con i suoi continui regali sembra iniziare una persecuzione. Ma Simon, geloso e uomo d’affari rampante, dietro la sua sicurezza nasconde un segreto, che riguarda il suo passato (Gordo fu vittima di bullismo).
Un film ben costruito, fluido nella narrazione, con una idea alla base molto solida, quella delle verità nascoste. Il neo regista parte da una situazione normale, inserisce i personaggi in un ambiente chiuso(come in Rosemary’s baby, omaggiato nella scena dei medicinali), cambia le prospettive e i sentimenti che lo spettatore prova per i protagonisti. Ottima prova di Joel Edgerton , attore del suo stesso film, capace di essere insieme pauroso, dolce ed ambiguo, in altri termini uno stalker con un’anima.
Da sottolineare il finale beffardo, che lascia a tutti un interrogativo senza risposta.
Una curiosità. Sul web gira un finale alternativo, che chiarisce i dubbi lasciati nella versione con il finale aperto.
Voto 7,5
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